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Mario Cresci (Chiavari, 1942) è uno dei protagonisti più interessanti della ricerca fotografica italiana degli ultimi decenni. Fin dalla fine degli anni Sessanta sviluppa un complesso corpo di lavoro che varia dal disegno, alla fotografia, all'installazione. Il suo lavoro più recente riesce a fondere l'approccio rigoroso, ma anche ludico e dissacratorio, tipico dell'avanguardia italiana degli anni Settanta, a una fervente capacità sperimentale e alla volontà di rendere parte integrante del suo lavoro gli spazi e i luoghi in cui lavora, in linea con una certa tradizione di arte concettuale e con le ultime tendenze. Il catalogo si pone come un momento di indagine nell'ambito della percezione del museo e della sua funzione spazio-temporale. Presenta un'ampia serie di opere fotografiche inedite di Mario Cresci, frutto di un lavoro di ricerca che nasce dal territorio, da Palazzo dei Pio e dalla città di Carpi. Continui rimandi fra l'architettura del palazzo e gli oggetti che esso custodisce della cultura e della storia carpigiana, creano un gioco di forme, una mappatura di geometrie e di segni, che pongono l'attenzione su aspetti culturali del territorio in cui l'artista lavora. Entrare nei luoghi di cultura significa per Cresci penetrare nei meccanismi storico-culturali che li circondano e appropriarsene attraverso la restituzione di immagini e forme astratte che hanno comunque una stretta corrispondenza con il reale.